"Le gendered innovation sfruttano il potere creativo del sesso, del genere e dell'analisi intersezionale per l'innovazione e la scoperta. In questo modo, possono portare la ricerca in nuove direzioni."
genderedinnovations.stanford.edu

Con il Premio “ATENƏ del CNR”, l’Istituto di Ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del CNR, attraverso il progetto MINDtheGEPs, ha voluto valorizzare le gendered innovation all'interno della rete scientifica Cnr.

Sono stati premiati così i tre migliori prodotti della ricerca CNR che abbiano integrato la prospettiva di genere nelle domande di ricerca, nel disegno e nei risultati, contribuendo in modo significativo all’innovazione scientifica.

I tre lavori premiati,
uno per ogni settore ERC

Scienze fisiche e ingegneria

L'articolo People vulnerability to landslide: risky behaviors and dangerous conditions by gender and age presentato da Paola Salvati, Istituto di ricerche per la protezione idrogeologica (CNR-IRPI), mostra gli effetti in termini di vittime che le frane hanno avuto sulla popolazione in un arco temporale che va dal 1970 al 2019.

Scienze della vita

L'articolo Frailty and the risk of infection-related hospitalizations in older age: Differences by sex presentato da Marianna Noale, Istituto di neuroscienze (CNR-IN), mostra i risultati di uno studio clinico che ha valutato se la fragilità nella popolazione anziana sia associata ai ricoveri per infezioni, come questa associazione differisca tra uomini e donne e, tra le donne, come cambi in base alla storia ormonale di ognuna.

Scienze umane e sociali

L'articolo Board diversity and performance in a masculine, aged and glocal supply chain: new empirical evidence presentato da Giuseppe Calabrese, Istituto di ricerca sulla crescita economica sostenibile (CNR-IRCRES), mostra quanto la diversità (di genere, età e nazionalità) all'interno dei Consigli di amministrazione delle imprese della filiera dell'automobile abbia un impatto sulla sostenibilità finanziaria e sulla profittabilità dell’azienda.

Premio “ATENƏ del CNR”
Scienze fisiche e ingegneria

People vulnerability to landslide: risky behaviors and dangerous conditions by gender and age

Paola Salvati (CNR-IRPI): Le frane con esiti fatali avvenute in Italia nei 50 anni considerati nello studio hanno causato vittime in maniera differenziata in base al sesso.

Analizzando le circostanze, le condizioni e la dinamica in cui sono avvenute le morti in seguito a frana, abbiamo evidenziato una diversa propensione all’assunzione del rischio e un diverso grado di esposizione tra maschi e femmine. L’analisi statistica dei dati utilizzata per identificare una possibile relazione tra i decessi, stratificati per sesso, ha mostrato che le morti maschili da frana rispetto a quelle femminili sono in proporzione significativamente più elevate.

Grazie ai dati presenti nel "Catalogo degli eventi di frane e inondazioni che hanno causato danni diretti alla popolazione" e attraverso le fonti indirette (come testimonianze, pubblicazioni, articoli di giornale) è stato costruito un dataset che ha consentito di determinare in che misura i decessi siano dipesi dal sesso, dall'età, dalle circostanze e dinamiche dell'evento (luogo e orario dell'evento, ma anche i comportamenti delle vittime).

La ricerca ha rilevato che le morti dovute a frane si verificano più di frequente all'aperto, lungo le strade, e coinvolgono principalmente conducenti o passeggeri di sesso maschile che viaggiano a bordo di veicoli nelle ore diurne. È interessante notare come la prevalenza dei decessi in queste condizioni permanga anche a fronte del raggiungimento della parità nel numero di guidatori e guidatrici registrate. Al contrario, le donne perdono la vita prevalentemente in ambienti chiusi.

Con l’obiettivo di tenere in considerazione i cambiamenti demografici e socio-culturali che si sono registrati nel tempo, abbiamo effettuato un'analisi temporale diacronica e longitudinale che suddivide il catalogo in tre sottoinsiemi sovrapposti di 30 anni ciascuno, confrontando le morti avvenute per frana con quelle attese per ogni periodo secondo i dati dei censimenti generali della popolazione.

Questa ricerca fornisce dati significativi e informazioni utili allo studio del rischio e della vulnerabilità della popolazione, e invita a pensare azioni di preparazione e mitigazione che tengano in considerazione in maniera molto attenta il genere delle persone coinvolte.

Premio “ATENƏ del CNR”
Scienze della vita

Frailty and the risk of infection-related hospitalizations in older age: Differences by sex

Marianna Noale (CNR-IN): Sapevamo già che gli ormoni giocano un ruolo importante per il sistema immunitario in età giovane e adulta e che le donne grazie all’azione degli estrogeni sono favorite nella produzione di anticorpi rispetto agli uomini. Ma questa differenza tra maschi e femmine permane anche in età avanzata? Ha un impatto sul rischio di ospedalizzazione per infezione?
Secondo i nostri risultati si. Gli uomini anziani, infatti, mostrano una maggiore vulnerabilità alle infezioni indotta dalla fragilità rispetto alle donne anziane. Per fragilità intendiamo una condizione di ridotta riserva fisiologica funzionale associata ad un aumentato rischio di eventi negativi (disabilità, ospedalizzazione, istituzionalizzazione, mortalità) tipica delle persone anziane che, aggravando le alterazioni del sistema immunitario, instaura uno stato di lieve infiammazione cronica. Le donne in età avanzata, al contrario, sembrano godere di una sorta di “riserva immunologica” modulata anche dal numero di gravidanze, per cui donne fragili con più gravidanze sono meno esposte al rischio di ricoveri per infezioni.

Questi risultati ci danno delle indicazioni importanti, sia a livello clinico con la necessità di pensare misure di prevenzione e trattamento che tengano in considerazione la variabile del sesso ma anche la storia della singola persona. Forniscono inoltre ulteriori prospettive da tenere in considerazione alla luce dei cambiamenti demografici che viviamo, come l'invecchiamento popolazione e la riduzione del numero di figli per donna.

Lo studio che abbiamo presentato ha coinvolto circa 3000 persone dai 65 anni in su, che attraverso diversi follow-up sono state seguite per 10 anni.

Lo studio che abbiamo presentato ha considerato dati del Progetto Veneto Anziani (Pro.V.A.), uno studio epidemiologico che ha coinvolto circa 3000 persone dai 65 anni in su, seguite attraverso diversi follow-up per 10 anni. Le analisi presentate sono state sviluppate nell’ambito della “Ricerca Sanitaria Finalizzata Bando 2017, Regione Veneto”, a cui abbiamo lavorato come Istituto di neuroscienze del CNR insieme a diversi Enti (il gruppo Geriatria dell'Università di Padova, il Servizio Epidemiologico Regionale del Veneto e il Centro Studi Nazionale su Salute e la Medicina di Genere).

Premio “ATENƏ del CNR”
Scienze umane e sociali

Board diversity and performance in a masculine, aged and glocal supply chain: new empirical evidence

Giuseppe Calabrese (CNR-IRCRES): La diversità è un valore aggiunto per le aziende? Per rispondere a questa domanda abbiamo valutato in che modo la diversa composizione dei consigli di amministrazione abbia un peso sulla sostenibilità finanziaria e sulla profittabilità delle aziende di un settore, quello automobilistico, che storicamente si caratterizza per l'elevatissima presenza maschile in tutta la filiera.

I nostri risultati hanno mostrato che la rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione ha un robusto effetto positivo sulla performance dell'impresa in termini di redditività e di rischio aziendale, soprattutto nel contesto delle imprese complesse. Sembrano giocare un ruolo meno netto le altre due dimensioni considerate, cioè età e nazionalità.

Questi risultati si basano su un set di dati molto ampio, costruito dal basso su 1.538 imprese operanti nella filiera automobilistica italiana (che comprende una varietà di attori in elettronica, ingegneria, meccanica, tessile…), una delle più rilevanti in Europa.

Lo studio si inserisce in un ampio dibattito nel mondo della ricerca e del management sulla relazione tra diversità dei CDA e performance. Non sappiamo quanto a livello aziendale, soprattutto tra i fornitori di primo e secondo livello, ci sia consapevolezza sul peso che la diversità ha sui risultati dell'azienda, di certo però i dati sulla rappresentanza femminile nei CDA sono in crescita rispetto al passato.

Questo tipo di indagine sarà prezioso anche per indagare in che modo la composizione del management potrà aiutare ad affrontare le sfide che si presentano al mondo produttivo a livello di tecnologie e competenze.

Lo studio è nato all'interno di un progetto ormai concluso, SVEGLIE, e tiene insieme le due anime del nostro Istituto, CNR-IRCRES, quella dell'economia industriale e quella della sociologia dell'innovazione.

Le gendered innovation favoriscono una ricerca più rigorosa, in grado di rispondere maggiormente ai bisogni della società e di innovare il mondo produttivo.

Sono stati presentati in concorso 18 lavori: 9 afferenti all'ambito Scienze della vita, 7 a Scienze umane e sociali e 2 a Scienze Fisiche e ingegneria.

I 12 membri della commissione, selezionati in base all'esperienza nei campi di ricerca di ogni lavoro presentato, hanno valutato: l'integrazione della prospettiva di genere nel disegno, nel metodo e nei risultati della ricerca; l'accuratezza e chiarezza espositiva; la precisione e rigore scientifico; la rilevanza e l'impatto dei risultati.

A chi ha vinto è stato riconosciuto un premio in denaro del valore di 1500€.

Il Premio “ATENƏ del CNR” è stato promosso da CNR-IRPPS e supportato dal progetto europeo MINDtheGEPs.

Fanno parte del team promotore:

CNR-IRPPS, Team MINDtheGEPs:
Cristiana Crescimbene
Nicolò Marchesini
Lucio Pisacane
CNR-IMEM, trainer Progetto MINDtheGEPs:
Melanie Timpel

Ha curato la disseminazione del Premio l'Ufficio comunicazione CNR-IRPPS (Azzurra Malgieri, Cristiana Crescimbene, Monia Torre).

I 18 lavori in concorso:

Scienze della vita

Miriana Cardano, Martina Magni, Roberta Alfieri, Siu Yuen Chan, Simone Sabbioneda, Giacomo Buscemi & Laura Zannini

Sex-specific role of TSPY-Like 2 in the DNA damage response of cancer cells 

Giuseppe Biamonti , Angela Amato , Elisa Belloni , Anna Di Matteo , Lucia Infantino , Davide Pradella, Claudia Ghigna 

Alternative splicing in Alzheimer’s disease

Mariangela Guzzardi, Federico Granziera, Elena Sanguinetti, Francesca Ditaranto, Filippo Muratori and Patricia Iozzo 

Exclusive Breastfeeding Predicts Higher Hearing-Language Development in Girls of Preschool Age

Valentina Vacca , Sara Marinelli , Federica De Angelis , Daniela F Angelini, Eleonora Piras , Luca Battistini , Flaminia Pavone , Roberto Coccurello 

Sexually Dimorphic Immune and Neuroimmune Changes Following Peripheral Nerve Injury in Mice: Novel Insights for Gender Medicine

Andrea Viviano, Roger E. Auster, Giuseppe Mazza, Alessandro Lagrotteria, Chiara Pucci, Davide Senserini, Roisin Campbell-Palmer, Robert Needham, Davide Curci & Emiliano Mori

Eurasian beavers in Central Italy: perceptions in the local community

Caterina Trevisan, Marianna Noale, Claudio Barbiellini Amidei, Eliana Ferroni, Cristina Basso, Ugo Fedeli, Giovannella Baggio, Stefania Maggi, Giuseppe Sergi

Frailty and the risk of infection-related hospitalizations in older age: Differences by sex

Francesca Provenza, Darian Rampih, Sara Pignattelli, Paolo Pastorino, Damià Barceló, Marino Prearo, Antonietta Specchiulli, Monia Renzi

Mussel watch program for microplastics in the Mediterranean sea: Identification of biomarkers of exposure using Mytilus galloprovincialis

Serena Sanna

SEMICYCLE: Deciphering female’s Sex hormones – Microbiota interactions during a menstrual CYCLE for an efficient personalized medicine in cardiometabolic disorders

Daniela Zanetti

Molecular circuits of sex dimorphism in cardiometabolic traits and risk factors

Scienze fisiche e ingegneria

Roberta Bianchini, Michele Coti Zelati, Michele Dolce

Linear Inviscid Damping for Shear Flows Near Couette in the 2D Stably Stratified Regime

Paola Salvati, Mauro Rossi, Cinzia Bianchi & Fausto Guzzetti

People vulnerability to landslide: risky behaviors and dangerous conditions by gender and age

Scienze umane e sociali

Giovanni Abramo, Ciriaco Andrea D'Angelo, Ida Mele

Impact of Covid-19 on research output by gender across countries

Giuseppe Giulio Calabrese, Alessandro Manello

Board diversity and performance in a masculine, aged and glocal supply chain: new empirical evidence

Massimo Cultraro

Maternità asimmetriche: meccanismi di riproduzione-produzione sociale e dinamiche simboliche nella Grecia micenea

Delfina Giovannozzi

“Ritratto di signora”. Tullia d’Aragona in alcuni trattati coevi sull’amore

Stefania Ragozino, Gabriella Esposito De Vita, Stefania Oppido

«Normality was the problem!» Femminismi e Commoning nella riproduzione sociale

Pasquale Rinaldi, Patrizio Pasqualetti, Virginia Volterra, Maria Cristina Caselli

Gender differences in early stages of language development. Some evidence and possible explanations

Patrizia Spinato

La Malinche y la imagen de la mujer precolombina en los escritos de Concepción Gimeno de Flaquer

A cura di Monia Torre
(Ufficio Comunicazione CNR-IRPPS)